Con la nuova legge 80/05 aumentano le agevolazioni fiscali per chi fa offerte ad enti ed associazioni come la nostra.
Una gran bella notizia per i nostri sostenitori. Con la nuova legge 80/05 aumentano le agevolazioni fiscali per chi fa offerte ad enti ed associazioni come la nostra o come telethon. Purché conservi la ricevuta.
Parlare di tasse ridotte, in Italia, è sempre una gran buona notizia. Se poi si aggiunge che le misure fiscali riguardano le tasche di chi dona ad enti o associazioni Onlus, c’è proprio di che stropicciarsi gli occhi. Eppure è tutto vero: più donate, meno tasse versate. Una novità importante che riguarda tutti: imprese e privati cittadini.
Ottima notizia, perché se è vero che l’atto di donare si motiva da sé e non ha certo bisogno di incentivi, dall’altro le agevolazioni fiscali previste dalla legge 80/05 incrementano il valore della liberalità elargita. Ed offrono nuove importanti possibilità di raccolta alle Onlus.
La nuova normativa – che entra in vigore per i redditi di quest’anno (e che saranno denunciati con il prossimo modello “Unico” 2006) – dispone che gli atti di liberalità, sia in denaro sia in natura, che siano erogati da persone fisiche o da imprese in favore delle Onlus iscritte nell’apposito registro, possano essere dedotti dal reddito del soggetto autore della donazione nel limite del 10% di quanto dichiarato e, in ogni caso, nella misura massima di 70mila euro all’anno.
Anche per le imprese, la legge riconosce agevolazioni, sotto forma di deduzioni dall’imponibile per le donazioni a favore di enti che perseguono finalità sociali. Sono, per esempio, deducibili dal reddito dell’impresa le erogazioni a favore di persone giuridiche che perseguono finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria, attività di culto o finalità di ricerca scientifica.
La misura di questa deducibilità può variare a seconda del reddito d’impresa e visto che il varo della nuova normativa non ha abrogato la precedente legge sta all’imprenditore, di concerto con il suo commercialista, decidere di quale agevolazione fruire.
Proviamo a spiegare meglio. Secondo quanto stabilisce la nuova legge, per liberalità a favore di Onlus l’impresa può dedurre il 10% dell’imponibile fino ad un massimo di 70mila euro (corrispondente ad un reddito di poco superiore ai 700mila euro).
Per i redditi che vanno dai 700.000 euro ai 3 milioni e 500 mila euro, la deduzione massima è sempre quella dei 70mila euro. Sopra tale reddito conviene invece applicare la vecchia normativa, che stabilisce che l’aliquota deducibile è del 2% del reddito d’impresa. Esempio: chi ha un reddito di 10 milioni di euro può donare fino a quasi 200mila euro. Nel caso, infine, di redditi inferiori a quelli considerati in partenza o negativi, la legge prevede comunque la possibilità di applicare deduzioni nella misura fissa di 2.065,83 euro.
Per poter dedurre la donazione è necessario presentare la documentazione di questo atto di liberalità, al fine di ottenere la deducibilità. Le erogazioni liberali devono essere effettuate avvalendosi dei seguenti sistemi di pagamento: banche, uffici postali, carte di credito, dei debito e prepagate, assegni bancari e circolari.
Questo sistema di norme avvicina l’Italia agli altri Paesi sviluppati nel favorire la crescita del cosiddetto “privato sociale”. La “palla” passa ora ai cittadini e alle imprese che dovranno dimostrare nei fatti di aver recepito questa importante novità.
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