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Pago o non pago?
Lunedì, 30 Novembre -0001 00:00

Nei parcheggi delimitati dalle linee blu, le persone disabili con contrassegno pagano o non pagano?
Molti Lettori continuano a chiedere lumi sui parcheggi per disabili, in particolare sui parcheggi a pagamento, quelli – per intenderci – delimitati dalle linee blu. Si paga o non si paga? Il disorientamento è notevole anche perché l’applicazione è difforme da comune a comune. Da una nostra veloce indagine sembrano pochissimi i comandi della Polizia Municipale (chiamiamoli anche vigili) al corrente delle chiare indicazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti da oltre un anno. Un anno fa La Direzione generale per la motorizzazione (Dipartimento per i trasporti terrestri) del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, interpellata da un’associazione di persone disabili (l’ANGLAT), ha emanato una nota (6 febbraio 2006, Prot n. 107) in cui ha affrontato, con chiarezza e una volta per tutte, la questione della gratuità dei posteggi delimitati da segnaletica blu a pagamento quando sono occupati da veicoli al servizio di persone invalide detentrici di speciale contrassegno. Innanzitutto viene sottolineato che il Codice della strada attribuisce esclusivamente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il potere di impartire ai prefetti e agli Enti proprietari delle strade direttive per l’applicazione delle norme concernenti la regolamentazione della circolazione sulle strade e attribuisce allo stesso la competenza ad impartire le direttive per l’organizzazione della circolazione e della segnaletica. Questo significa che le indicazioni di quella nota sono cogenti anche per i comuni sulle strade di loro competenza e a quelle istruzioni si debbono attenere. Gratuità La nota richiama in premessa la normativa in materia di agevolazioni alla circolazione e alla sosta dei veicoli al servizio di persone con disabilità e le disposizioni in materia di rilascio del “contrassegno invalidi”. Prosegue evidenziando come si evinca dalla normativa vigente “la chiara volontà del Legislatore di voler facilitare la mobilità dei disabili anche con misure che attengono specificamente al settore della sosta, ivi compresa l’esenzione dal pagamento di tariffe orarie per il parcheggio”. E conclude: “Non vi è dubbio, a parere di questo Ufficio, che non si possa chiedere il pagamento di una tariffa oraria a chi, trovando occupato lo stallo a lui appositamente riservato, ne occupi un altro, peraltro non adeguatamente attrezzato a soddisfare in pieno le sue esigenze, potendosi imputare tale disagio anche ad una mancata previsione, da parte dell’Ente proprietario, di un maggior numero di stalli riservati”. L’indicazione è chiara: è sufficiente applicarla. E farla conoscere. Se vi viene elevata una contravvenzione per sosta in “zona blu”, presentate ricorso citando anche quella nota e, se potete, fate conoscere questa disposizione alla Polizia Municipale della vostra città. La nota è disponibile nel sito HandyLex.org (www.handylex.org)
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